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Comunicato stampa

Effetti speciali per rendere accettabile il nuovo hub vaccinale alla caserma dei Vigili del Fuoco

Abbiamo raccolto diverse testimonianze in merito al nuovo hub vaccinale presso la caserma dei Vigili del Fuoco tanto da titolare l’esperienza del vaccino in tal modo:

La cortesia e professionalità del Personale Sanitario e della Protezione Civile trasformano in reggia degli ‘sgabuzzi’.

Proprio così! 

Vaccinarsi nel nuovo hub

L’ingresso è in una tensostruttura (che può essere riscaldata) dove i volontari della Protezione Civile misurano la temperatura corporea, controllano e assistono alla compilazione della modulistica, fanno effettuare l’igienizzazione delle mani. Detta “location” di accoglienza è abbastanza esposta alle intemperie e il vento, lì, si insinua che è una bellezza (come dichiarato e direttamente sperimentato da taluni).
Ci si sposta in gruppi da cinque in un corridoio piuttosto angusto e asfittico, poi si accede alla palestrina (metà di quella del Padovano e 1/6 di quella del Palapanzini) poco luminosa e vecchiotta, in cui sono presenti sette postazioni; ci sono poi due postazioni per i pazienti fragili in un ambiente a fianco, separato dallo stesso.
Dopo l’inoculazione del vaccino, si viene invitati all’attesa post-vaccinale in un’altra tensostruttura esterna, dato il poco spazio della palestrina, ove si attende un quarticello d’ora. L’uscita passa dietro la caserma e obbliga a un lungo percorso “panoramico” altrettanto esposto alle intemperie (pioggia e vento) e decisamente inappropriato nei mesi di canicola estiva.

Serve uno spazio più adeguato…

Insomma, non si potrebbe, a furor di popolo, chiedere il ritorno ad un ambiente vaccinale accettabile, per chi ci lavora e per chi vi si reca?
Perché il superiore ricorso al bene comune getta la spugna di fronte alla volontà delle società sportive? 

L’amministrazione comunale pecca di debolezza di fronte alle richieste delle società ma costringe gli operatori sanitari e i volontari a “effetti speciali” per offrire ai cittadini un ambiente decoroso. E non diamo la colpa al Consiglio di Istituto del Panzini, convinto a votare contro, poiché la gente di scuola mette sempre al primo posto il pubblico interesse, ma va aiutata a trovare soluzioni per non privare dell’attività motoria i propri alunni.
Mancano solo due mesi alla fine delle lezioni e con la buona stagione e la collaborazione delle istituzioni comunali potrebbero essere individuati spazi alternativi

… e più servito dai parcheggi

Resta un ultimo quesito: quando saranno implementate tutte le linee vaccinali dove si parcheggia?
L’unico posto disponibile è l’ex-mattatoio con attraversamento pedonale e semaforo, quindi ulteriore intoppo al traffico che già è sostenuto di per sé.
Ciliegina sulla torta: pensate alla qualità dell’aria, con un ulteriore sovraccarico di mezzi tra via Arceviese, via Corinaldese ed ingresso dell’Autostrada! 

Proponiamo di tornare al Palapanzini

In conclusione, chiediamo di mettere la parola fine quanto prima a questa sperimentazione piuttosto contorta nella struttura, generosamente concessa dal corpo dei Vigili del Fuoco, e di ritornare nel Palapanzini, trovando un punto d’incontro con la struttura scolastica e mettendo al primo posto il pubblico interesse e la facilitazione all’accesso. Ciò avrebbe l’indiscusso vantaggio di ampliare le potenzialità vaccinali, realizzando l’obiettivo di procedere a spron battente nella immunizzazione della popolazione. Il minor tempo di vaccinazione a un’ampia popolazione porta ad un abbassamento di ricoveri ed alla ripartenza dell’economia. 

Del resto cosa ci volevamo aspettare da un’amministrazione i cui esponenti principali considerano il virus una banale influenza e partecipano a party nei giardini pubblici in barba alle regole e alla situazione? Sicuramente un impegno rasente lo zero in merito alla campagna vaccinale.

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