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Comunicato stampa

Su 7 commissioni, una ed una sola è stata concessa all’opposizione: mai vista una cosa del genere a Senigallia

Democracy dies in darkness, è il motto del Washington Post. Ieri, nell’aula consigliare di Senigallia, nonostante il grande lampadario fosse acceso, è scesa un’oscurità mai vista negli ultimi settant’anni.  

Ieri si votavano i presidenti delle commissioni consiliari. Per buona prassi politica i vari gruppi, di maggioranza e di opposizione si mettono ad un tavolo e discutono. Discutono sulle competenze, sui ruoli, sul profilo che i presidenti delle varie commissioni dovrebbero avere. A volte non si arriva ad una sintesi sul numero delle presidenze da assegnare all’uno o all’altro oppure su chi debba ricoprire un tal ruolo e lo scontro politico rimane.
Ma ci si parla.

Avvenne nel 2015, dove le parti concordarono di lasciar due presidenze di commissione ai membri della minoranza. La minoranza decise in completa autonomia chi fosse più in grado di occupare quelle caricheAvvenne anche nel 2010, dove l’opposizione non accettò l’unica presidenza che veniva offerta… non fu una bella pagina per Senigallia, ma ricordo che fino alla fine le parti continuarono il confronto anche in extremis, in termini anche aspri, ma, come si dice in questi frangenti, comunque franchi.
Comunque ci si parla.

Ieri no.
Ma ora è il tempo del cambiamento, è stato ribadito più volte dai vincitori. E se prima ci si confrontava, ora è tempo di cambiare, dunque, non lo si fa più. Chiaro, no?
Nessuna interlocuzione preventiva con l’opposizione, nessun ragionamento, nessun confronto.

È così… Hanno deciso così. 7 commissioni, 2 alla Lega, 2 a Fratelli d’Italia, 1 a Forza Italia e 1 a La Civica. Il famoso manuale Cencelli, quello delle spartizioni dei posti di potere è stato rispettato alla perfezione… buona, sana Prima Repubblica. Cambiamento!… e ritorno al passato.

Un’unica voce si levata dai banchi della maggioranza contro questa spartizione. Quella del buon Luigi Rebecchini, all’opposizione anche ora che è in maggioranza. Le commissioni son sette questa volta, una ed una sola è stata concessa all’opposizione. Troppa grazia.

Cambiamento! Dunque, anche la settima presidenza è stata scelta dalla maggioranza. Mai si era vista una cosa del genere.
Democracy dies in darkness. C’era un gran buio ieri nella sala consiliare e una gran puzza di prima repubblica.

Enrico Pergolesi

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