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Comunicato stampa

Su 7 commissioni, una ed una sola è stata concessa all’opposizione: mai vista una cosa del genere a Senigallia

Democracy dies in darkness, è il motto del Washington Post. Ieri, nell’aula consigliare di Senigallia, nonostante il grande lampadario fosse acceso, è scesa un’oscurità mai vista negli ultimi settant’anni.  

Ieri si votavano i presidenti delle commissioni consiliari. Per buona prassi politica i vari gruppi, di maggioranza e di opposizione si mettono ad un tavolo e discutono. Discutono sulle competenze, sui ruoli, sul profilo che i presidenti delle varie commissioni dovrebbero avere. A volte non si arriva ad una sintesi sul numero delle presidenze da assegnare all’uno o all’altro oppure su chi debba ricoprire un tal ruolo e lo scontro politico rimane.
Ma ci si parla.

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Comunicato stampa

Pagani e Pergolesi: un’interrogazione in Consiglio Comunale sullo striscione tolto di Giulio Regeni

La consigliera comunale di Vola Senigallia Stefania Pagani e il consigliere comunale di Diritti al Futuro al Futuro Enrico Pergolesi hanno presentato una interrogazione a risposta orale rivolta al sindaco Massimo Olivetti in merito alla rimozione dello striscione per Giulio Regeni.

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Comunicato stampa

Le lettere finiscono nel cassetto. Gli striscioni sventolano all’aria aperta.

“Verità per Giulio Regeni”. Questa è la scritta nera su uno striscione giallo che fino a pochi giorni fa campeggiava sulla facciata del Palazzo municipale di Senigallia, uno striscione e una scritta che accomunano tanti comuni italiani, istituzioni scolastiche, piazze pubbliche  e monumenti utilizzati per dare diritto di cittadinanza alla verità per conoscere le responsabilità sulla morte sotto tortura del nostro giovane connazionale il 3 febbraio 2016 e il cui cadavere fu rinvenuto ai margini di una autostrada egiziana, come fosse un rifiuto.

La tragica morte di Giulio nell’Egitto dominato dalle giunte militari e dai fanatici religiosi ha spinto anche la nostra città a innalzare questo striscione, per rivendicare la pubblica e comune richiesta di verità e giustizia per un giovane ricercatore reo solamente di portare avanti i suoi studi, denunciando le condizioni di vita di lavoratori sfruttati e la corruzione di sindacalisti e funzionari egiziani.

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Diritti al Futuro sulla lettera del Dott. Filisetti: “Ha dell’incredibile, invece di ricordare la tragedia di tutte le guerre, Filisetti rispolvera terminologie nazionaliste”

In queste ore sta facendo il giro del Paese la nota che il direttore generale dell’Ufficio Scolastico per le Marche, dott. Ugo Filisetti, ha indirizzato agli studenti della regione in occasione del 4 novembre, anniversario della fine per l’Italia della Grande Guerra del 1915-1918.

Leggendola, in molti fra studenti, insegnanti e dirigenti hanno pensato che si trattasse di una fake news di qualche nostalgico d’altri tempi o di una missiva di qualche reduce datata 1920 e invece si è rivelato tutto vero, forse figlia del nuovo vento regionale di destra. La lettera ha dell’incredibile se si pensa che arriva da chi si dovrebbe occupare di istruzione, giovani ed educazione, insegnando anzitutto al rispetto della vita, della memoria e della pace. «I figli d’Italia che dettero la loro vita per la patria», «una gioventù che andò al fronte e là vi rimase», «combatterono per dare un senso alla vita»: queste e molte altre sono le vuote e retoriche frasi che costellano la lettera di Filisetti. Invece di ricordare la tragedia di tutte le guerre, l’inutilità delle armi e ripudiare «la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» come recita la nostra Costituzione repubblicana, Filisetti rispolvera terminologie nazionaliste e militariste tanto care al Ventennio fascista.