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Comunicato stampa

Non siamo sulla stessa barca. Nella crisi non siamo tutti uguali.

Non siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a questo mare sul quale si è abbattuta questa tempesta inaspettata e furiosa  che ci ha reso fragili e disorientati.

Non siamo tutti sulla stessa barca e non siamo tutti fragili alla stessa maniera.

La grave emergenza sanitaria dovuta al contagio e alla diffusione del Covid19 che ha portato malattia e morte, si è fin da subito manifestata come grave crisi economica e sociale.

Nella crisi non siamo tutti sulla stessa barca. Nella crisi non siamo tutti uguali perché in questa crisi, come in tutte le crisi, ci sono coloro che non ne risentono affatto, ci sono addirittura coloro che ci guadagnano ma ci sono tanti che la crisi la pagano e tanti altri che dalla crisi vengono travolti.

Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca……ci siamo tutti”.

Papa Francesco, Piazza San Pietro, 7 marzo 2020
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Ambiente

Coronavirus e inquinamento globale

In Italia, la Lombardia è risultata la regione più colpita dal virus ed è anche la stessa che ha il tasso di inquinamento dell’aria più alto. Ci sono moltissimi fattori che influenzano la diffusione incontrollata di un virus come appena accaduto, però in questo articolo voglio porre l’attenzione su un tema trattato lunedì sera su Rai 3 dalla trasmissione Report. In particolare, pare ci siano delle evidenze di una correlazione fra la concentrazione di polveri sottili in atmosfera e la diffusione del Covid-19. Recenti studi condotti dalla SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) insieme alle università di Bologna e di Bari, spiegano come «il particolato atmosferico funzioni da vettore di trasporto per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus». Pertanto, potrebbe essere una causa della assai marcata differenza di contagio fra le aree del Nord Italia e il resto del Paese.

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Idee

Emergenza pandemia

Se ne può e se ne deve uscire con più pubblico e meno privato.

Stagionali agricoli e del turismo

Da diversi giorni il mondo dell’agricoltura sta mandando grida di allarme per la mancanza di manodopera nelle campagne a causa della chiusura delle frontiere e quindi dell’impossibilità per i lavoratori stagionali stranieri, che normalmente coprivano questo settore, di raggiungere l’Italia.
Per rendersene conto basta digitare su un motore di ricerca qualsiasi  “coronavirus stagionali agricoltura” o cose simili.

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Idee

Diario di una pandemia

HO FATTO UN SOGNO: RITORNATO INDIETRO DI 34 ANNI DEVO SOSTENERE LA MATURITÀ. SI PARTE CON LA PRIMA PROVA SCRITTA: IL TEMA DI ATTUALITÀ…

Il virus ha colpito la nostra erronea percezione di onnipotenza costruita con la globalizzazione. Il Covid-19, come un novello cavallo di Troia, viaggia, si espande e prova ad annientarci sugli algoritmi della globalizzazione.
I cambiamenti climatici hanno lanciato un allarme. Andavamo ad una velocità pazzesca, ci saremmo dovuti fermare. La comunità scientifica ci aveva dato appena 20 anni di tempo. La biosfera, di cui facciamo parte, ha partorito un virus e ci ha fermato! È stata autodifesa, segnale, monito o tragica casualità? Intanto in questi giorni di quarantena nel mio giardino gli scoiattoli sono diventati almeno tre e li vedo ad ogni ora. Prima era uno, che usciva allo scoperto solo in caso di necessità.