Se è vero come ci dicono tutti i dati che in Italia (e non solo, per la verità) la ricchezza è distribuita in modo assolutamente diseguale, tant’è che il 20% più ricco degli italiani detiene il 72% della ricchezza nazionale, il successivo 20% controlla il 15,6% della ricchezza e il rimanente 60% più povero ha appena il 12,4% della ricchezza nazionale, non si comprende proprio perché l’iniziativa volta ad introdurre una imposta patrimoniale (tramite un emendamento alla Legge di Bilancio, a firma di Nicola Fratoianni – LEU- e Matteo Orfini – PD) abbia suscitato levate di scudi non solo a destra ma anche all’interno della stessa maggioranza di governo (Movimento 5 stelle, PD, Italia Viva).