“L’impatto dei voucher nel sistema economico senigalliese”: sarà questo il tema dell’incontro che si terrà venerdì 18 dicembre 2015 alle ore 21 presso la Sala del trono del Palazzo del Duca, e che vedrà la partecipazione di Marta Fana (economista, istituto ScincesPo di Parigi), Gianluca Goffi (economista Università di Urbino) e Mohammed El Hasani (segretaio CGIL Senigallia). L’incontro sarà coordinato da Massimiliano Giacchella (coordinamento de La Città Futura Senigallia).
In Italia negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione dei voucher, i cosiddetti “buoni lavoro”. Un voucher vale 10 euro. In tasca al lavoratore ne rimangono 7,5 e il resto va alla Gestione Separata dell’INPS, all’assicurazione INAIL e all’ente gestore del servizio, che poi è la stessa INPS.
Introduzione ed evoluzione dei voucher, dal 2003 a oggi
Previsti dalla legge 14 febbraio 2003 n. 30, comunemente nota come legge Biagi, vennero introdotti nel 2008 in occasione della vendemmia.
La legge Fornero ne ampliò sviluppo e diffusione, estendendo la platea dei beneficiari e abbracciando attività come commercio, manifestazioni sportive e culturali, servizi e turismo.
Il governo Renzi con il Jobs Act ha aumentato il tetto massimo di reddito che da 5.000 € netti l’anno è passato a 7.000, fermo il limite dei 2.000 € per ciascun committente.
Voucher: luci e ombre
Erano nati per far emergere il lavoro nero in determinati settori quali l’agricoltura e il lavoro domestico e, oggi, solo in modo residuale sono utilizzati in tali settori. I voucher, invece, vanno alla grande in settori quali il commercio, i servizi ed il turismo.
I voucher non contemplano la disoccupazione. Il lavoro accessorio (voucher) non è una forma di lavoro subordinato. Non si maturano ferie, TFR ed al lavoratore si preclude l’accesso ai normali ammortizzatori sociali. I voucher non contemplano la disoccupazione, altro che Naspi, la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego istituita col Jobs Act.
Quale impatto sul sistema economico senigalliese?
Il boom dei voucher che impatto ha avuto nel sistema economico senigalliese, fortemente caratterizzato dal lavoro in ambito turistico e stagionale e già di per se precario, se non altro perché ancora molto legato alla stagionalità?
Quali e quante figure professionali possono nascere e svilupparsi da un’eccessiva precarizzazione e dequalificazione dei rapporti di lavoro?
Ne parleremo a Senigallia venerdì 18 dicembre alle ore 21 presso la Sala del trono del Palazzo del Duca.
Gli ospiti
Marta Fana
Dottoranda in economia presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi (università di SciencesPo), si occupa prevalentemente di disuguaglianze economico e sociali, mercato del lavoro ed economia della corruzione.
Collabora con diverse testate italiane tra cui Il Manifesto, Micromega e Pagina99. Di recente ha pubblicato la ricerca Le riforme del mercato del lavoro in Italia, una prima valutazione degli effetti del Jobs Act, con Dario Guarascio e Valeria Cirillo.
Gianluca Goffi
Ricercatore economico, dottore di Ricerca in Economia Aziendale, ha da poco terminato un Dottorato di Ricerca in Economia e Management presso l’Università degli Studi di Urbino. Lavora presso l’Osservatorio Mercato del Lavoro Regione Marche. Ha pubblicato libri e articoli scientifici su management e sostenibilità turistica, economia regionale e del lavoro. Di recente ha pubblicato il libro Marcheconomy e il paper Does sustainability enhance tourism destination competitiveness? Evidence from Italian Destinations of Excellence, con Marco Cucculelli, nel Journal of Cleaner Production, una delle riviste scientifiche internazionali più importanti del settore.
2 risposte su “Il buon lavoro: l’impatto dei voucher nel sistema economico senigalliese”
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