Diritti al Futuro è sempre stata molto attenta e sensibile ai temi del lavoro. Nel corso dell’attività consiliare e politica degli ultimi 10 anni sono state numerose le occasioni in cui, attraverso articoli di stampa, mozioni, interrogazioni ed incontri pubblici, abbiamo richiamato l’attenzione sull’esigenza di tutelare i diritti dei lavoratori messi a forte rischio sia dalla crisi economica sia da una serie di riforme legislative che nel nome della flessibilità hanno di fatto precarizzato il mondo del lavoro e diminuito le tutele. In particolare visto che viviamo in una città turistica, anche se la naturale “vocazione turistica” di Senigallia non si è ancora pienamente tradotta in un modello turistico compiuto, il nostro interesse si è rivolto in modo particolare al lavoro stagionale nel settore turistico ricettivo. Abbiamo perciò denunciato la scarsa qualità dei rapporti di lavoro, l’inadeguatezza delle retribuzioni, l’insufficienza delle tutele e la scarsa possibilità di crescita professionale dei lavoratori.
Proprio per questa nostra sensibilità ci siamo spesi affinché nel Programma elettorale della coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato Sindaco Fabrizio Volpini fosse inserito un punto programmatico per noi molto importante e frutto di un percorso di confronto e condivisione con altre realtà politiche e sociali della città. Questo punto programmatico impegna ad istituire un “Osservatorio comunale sul lavoro stagionale”, che veda la partecipazione di sindacati, associazioni di categoria e istituzioni preposte, per programmare iniziative rivolte a garantire i diritti e la qualità del lavoro di quanti prestano la propria attività nelle aziende legate al turismo, prevedendo la redazione di un’apposita “carta dei diritti” e l’assegnazione di un “bollino etico” a quelle aziende che la sottoscriveranno e si impegneranno a rispettarla.
A maggior ragione , in quest’anno terribile, caratterizzato dal Covid 19, siamo tornati ad indagare, grazie ai dati fornitici dal Centro per l’impiego di Senigallia , l’andamento del mercato del lavoro nel settore turistico (Settori Ateco: Attività dei servizi alloggio e ristorazione e Stabilimenti balneari).
Per valutare l’impatto dell’emergenza Covid 19 sulle attività del settore abbiamo preso in considerazione il periodo marzo-agosto, sia perché è il periodo in cui si svolge la stagione estiva (non è stato possibile ricomprendere il mese di settembre per indisponibilità dei dati visto che il mese non è ancora trascorso), sia perché nel mese di marzo siamo entrati nella lunga fase di lockdown .
Sulla base dei dati fornitici dal CPI di Senigallia , gli avviamenti totali del periodo considerato (marzo- agosto) sono stati 3.219 contro i 4.273 del 2019 (-24,7%) e i 4.405 del 2018 (- 26,9%).
Considerando invece gli avviamenti del periodo maggio-agosto, registriamo sempre un segno meno anche se molto più contenuto, infatti gli avviamenti 2020 in meno rispetto a quelli del 2018 sono 231. Questo perché il maggior numero di avviamenti quest’anno, rispetto agli anni scorsi, si è registrato nel mese di luglio e, in parte, nel mese di agosto.
La crisi e l’incertezza dettata dal Covid com’era prevedibile è stata pagata dai lavoratori più deboli e nella fattispecie dai lavoratori stagionali che hanno lavorato per un periodo molto più breve (nella stragrande maggioranza dei casi) o non hanno lavorato affatto, come dimostrato dal segno meno rispetto al totale degli avviamenti delle stagioni scorse. Nelle crisi non siamo tutti uguali. Nelle crisi non siamo tutti nella stessa barca ed anche la crisi legata alla pandemia lo ha dimostrato: come sempre accade sono sempre i più deboli a pagare il prezzo più alto.