Categorie
Le storie di Senigallia e della Valle del Misa

Ostra 6 febbraio 1944: il martirio di tre partigiani

5 febbraio 1944.

La Resistenza nella valle Misa Nevola, e nelle aree circostanti, dopo l’8 settembre 1943 ha cominciato a dare fastidio alle forze nazifasciste. La Guardia Nazionale Repubblicana, creata dal partito fascista repubblicano, funge da supporto agli occupanti tedeschi.

Le azioni dei resistenti in questo territorio, in particolare nei piccoli paesi che circondano Senigallia, riguardano in massima parte il recupero di armi, munizioni, equipaggiamenti per le bande partigiane che operano nelle zone di montagna.

Spesso i GAP (Gruppi di Azione Patriottica) operano contando sull’appoggio dei Carabinieri che li aiutano fornendo loro le armi da recuperare. L’aiuto consiste a volte nel fare in modo che le incursioni non incontrino resistenza. Da parte della GNR cominciano a sorgere dubbi e sospetti.

Il livello di attenzione si alza.

Però i repubblichini, da soli, non riescono a fermare lo stillicidio di azioni che quasi ogni giorno provocano danni ai loro componenti e causano la perdita di armi ed attrezzature. Come sempre ricorrono all’aiuto dei padroni tedeschi. Così capita che in un giorno dei primi di febbraio del ’44 ad Ostra si ferma una vettura a bordo della quale ci sono (secondo alcune versioni) due ufficiali ed una interprete italiana, di Senigallia.

I tre lasciano la vettura incustodita mentre si recano in una tabaccheria. Il movimento viene notato da alcuni appartenenti al GAP locale presenti in zona per la ricerca di una vettura da impiegare per il trasporto di armi, recuperate in precedenza, verso la montagna. Considerato che la macchina non è presidiata, si avvicinano e vedono che al suo interno ci sono delle armi. Le prelevano e quando i tedeschi, con l’interprete, escono dalla tabaccheria, si accorgono che le armi non ci sono più. Ne scaturisce una reazione violentissima, uno dei due, pistola in pugno, ferma le persone in transito, minacciandole, tanto che dopo pochi istanti in zona non ci sarà più nessuno. A quel punto le cose si fanno concitate, secondo alcune ricostruzioni i gappisti sparano uccidendo i due tedeschi e  l’interprete viene ferita.

La reazione dei fascisti è immediata e violenta.

La GNR organizza un rastrellamento feroce, infatti il 5 febbraio dal comando di zona si dispone la formazione di una manovra a tenaglia che permetta di bloccare tutte le vie d’uscita da Ostra.

Il documento ufficiale in cui la GNR avvia il rastrellamento

Non riescono a trovare in paese i responsabili, nonostante le perquisizioni casa per casa. Inizia così la caccia nelle campagne e, sembra, a causa di una delazione, vengono catturati tre partigiani in un casolare. Arrestati, condotti in paese dove vengono interrogati e sottoposti a un processo farsa, torturati per farli confessare, sono fatti sfilare per le vie del paese e fucilati. Alessandro Maggini, Pietro Brutti e Amedeo Galassi perdono la vita per aver creduto in un ideale di libertà e giustizia.

Il giorno successivo al massacro, il luogotenente Antonino La Corte comunica al comando generale della M.V.S.N. che indosso ad uno dei fucilati è stata trovata una nota con la quale si confermano i sospetti che i ribelli vengono aiutati dai Carabinieri. Tra gli arrestati a Ostra c’è anche un carabiniere sbandato che viene sottoposto ad interrogatorio.

La morte dei tre gappisti non cadrà nell’oblio. Infatti, nel mese di luglio successivo ci sarà una rappresaglia da parte dei partigiani che porterà alla eliminazione di alcune persone ritenute responsabili della cattura e della morte dei tre gappisti.

ANPI Ostra oggi rende omaggio ai 3 partigiani assassinati

Sabato 6 febbraio 2021, alle ore 10, ANPI Ostra renderà omaggio ad Alessandro Maggini, Pietro Brutti e Amedeo Galassi deponendo una corona di fiori sul “cippo” a loro dedicato. A differenza degli anni passati, alla cerimonia non potrà partecipare la cittadinanza né gli studenti della Scuola Superiore Maggini. Non per questo la cerimonia avrà un significato minore.

Il “cippo” dedicato ai 3 partigiani, a Ostra

Una risposta su “Ostra 6 febbraio 1944: il martirio di tre partigiani”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *