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Comunicato stampa

A proposito del parcheggio ai Giardini Morandi

Per amministrare non basta avere in mano potere, occorre cultura e visione

Roboanti comunicati della giunta Olivetti vengono pubblicati in questi giorni sulla stampa: parcheggio multipiano nell’ex Azienda di Soggiorno, concorso di idee per la valorizzazione del lungomare, nuovo sottopasso…

Potremmo essere tutti sollevati dall’attivismo tanto strombazzato; finalmente la giunta Olivetti batte un colpo: parcheggi in pasto a chi vuole sostare con l’auto in un punto vicino alla spiaggia e al centro e, assieme, riqualificazione di un’area in degrado e di un pezzo pregiato del nostro lungomare.

Ma non è affatto così! 

Olivetti ovviamente non dice che l’idea e il progetto del sottopasso è vecchio di anni!!! Viene dal Pinqua, progettato dagli uffici comunali, ora con i soldi del PNRR speriamo che dalle idee si passi alla realizzazione. 

Questo andrebbe, correttamente, detto invece dei soliti annunci-fuffa a cui ci ha abituato la giunta Olivetti, perché, come sempre, agli annunci roboanti non corrisponde mai nè un’idea nè un progetto della città del futuro. 

Una scelta che ha soggezione degli albergatori! 

La scelta di trasformare in un parcheggio multipiano l’ex IAT è miope, priva di visione strategica e in contrasto sia con lo sviluppo della mobilità sostenibile che con le azioni di superamento delle barriere visive e infrastrutturali che tagliano la città da nord e sud.

Con la realizzazione della complanare la città ha avuto in dote la possibilità di declassare le strade urbane, aumentare la sicurezza per gli utenti deboli (pedoni e ciclisti), allargare le zone pedonali e le ztl, proteggere centro storico e lungomare dell’aggressione del traffico. 

Allora quale soluzione?

La migliore alternativa al servizio di lungomare e centro storico sarebbe un parcheggio in struttura collocato nell’area adiacente alla stazione ferroviaria – già oggi organizzata con sosta a raso – a due passi da Rocca e Rotonda e utilizzabile per lo scambio intermodale di mobilità integrata ferro (treno) – gomma (auto/bici) per i pendolari. Sarebbe facilmente raggiungibile con la Strada Statale, che è via di collegamento inter-quartiere e quindi funzionale a questo uso a differenza di via Minghetti o via Zara. Non si priverebbe la possibilità di parcheggiare in piazzale Morandi ai tanti cittadini pendolari che usano il treno per recarsi al lavoro o all’università.

Senigallia è città bella 

Deve essere sostenibile e potenziare le infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile (direzione mare monte per intendersi) capaci di bypassare le barriere che la tagliano da nord a sud (ferrovia, strada statale, complanare, autostrada). Nel caso specifico nell’area interessata al progetto sarà necessario collegare, con un bypass pedonale-ciclabile sicuro, il centro storico (Rocca – Piazza del Duca) con il lungomare (Giardini Morandi – Hotel Bagni). Una passeggiata che permetta ai pedoni e ai ciclisti di superare strada statale – ferrovia – stazione in sicurezza, comfort e piacevolezza del percorso e dell’arredo urbano di contorno.

Un volume ingombrante

Aggiungere un volume ingombrante come un parcheggio in struttura (e un ulteriore e importante flusso veicolare) è un ostacolo irreversibile a questa visione strategica. La zona dei giardini Morandi va riqualificata (senza usare la sega come è d’uso per questa giunta), ma anche liberata da volumi per aumentare la permeabilità visiva del paesaggio urbano e di mobilità per ciclisti e pedoni. Su quell’area, come per l’ex Hotel Bagni e il lungomare dal Molo alla Rotonda si gioca una partita importante per l’immagine e il futuro di Senigallia.

Per amministrare non basta avere in mano potere, soldi pubblici in grande quantità e progetti chiavi in mano. Occorrono anche cultura amministrativa, lungimiranza, visione, strategia e soprattutto studiare e approfondire. 

Il Direttivo
Il Consigliere Comunale Enrico Pergolesi 

DIRITTI AL FUTURO

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