“Potenziare azioni inclusive verso il genere e le altre culture. Diffondere la cultura del biologico”
“Siamo ciò che incontriamo”– dice padre Alex Zanotelli – ”Siamo i racconti degli altri, i ricordi degli altri ma anche le esperienze condivise, gli esempi apprezzati. Ogni persona che incontriamo sul nostro cammino può lasciare un segno, può cambiare la nostra vita”.
Sono Patrizia Pasquali, 56 anni, senigalliese doc, da generazioni. I miei nonni erano parte integrante del Porto, luogo simbolo della nostra storia economico-produttiva, paradigma antropologico e linguistico. Ho sempre abitato qui, prima nelle periferie adiacenti (Saline e Parco della Pace), ora in una frazione più defilata, vicina alla campagna, sulla strada Arceviese.
Ho visto la mia città trasformarsi durante gli anni; a volte non ho visto valorizzati alcuni simboli identitari legati alla zona portuale. Ho insegnato per molto tempo nella Scuola Primaria, in un Tempo Pieno storico, la Scuola “Pascoli”, dove, oltre ad aver seguito progettualità innovative, ho potuto interfacciarmi con mondi e culture diverse, che mi hanno persuaso alla ricerca di affinità ed alla promozione dell’inclusione, che trova nella Scuola il suo “humus”, grazie alla spontaneità dei bambini.
Ora insegno in un Liceo della città, dove sono riuscita a portare il mio stile ed il mio approccio, trovando pari accoglienza ed amicizia. Assieme ad altri docenti faccio parte dell’Associazione SOS Razzismo – Noi Ci Siamo; sosteniamo e diffondiamo buone pratiche di inclusione e di ripulsa di pregiudizi ed atteggiamenti discriminatori. Altrettanto ho svolto con il Consiglio delle Donne (di cui sono stata vicepresidente) difendendo a spada tratta la parità di genere e il contrasto alla violenza. Come tante altre donne ho affrontato con dignità alcune prove, grazie alle quali sono riuscita a raggiungere una personale autonomia e sicurezza, che spero sia di esempio alle mie due figlie (25 e 30 anni).
Il tema del rispetto dell’ambiente e delle scelte alimentari sono per noi, in famiglia, un valore condiviso, da quando abbiamo affrontato, già dall’infanzia, il manifestarsi di allergie ed intolleranze. Di conseguenza, ho imparato a maturare un grande attenzione agli acquisti ed alla auto-produzione (insomma… la cucina è sempre operativa, tra marmellate e conserve, olio di iperico etc), scegliendo prodotti freschi e biologici e facendo scelte consapevoli (no OGM) ed etiche (no sfruttamento manodopera e attenzione al benessere animale). Grazie al Gas Montimar ho potuto approfondire questo percorso valoriale.
Avrei intenzione di potenziare le azioni inclusive e di rispetto verso il genere e le altre culture, magari costituendo una struttura di azioni integrate per la tutela di donne vittime di violenza, di diffondere la cultura del biologico allargando la platea di produttori locali e “consumatori consapevoli” sostenendo anche la mobilità “a impatto zero” con piste ciclabili, non urbane, dedicate ed esclusive, non aspre, con cordoli di protezione dagli automezzi.
Mi sono iscritta da poco al gruppo di Diritti al Futuro, anche se vicina da sempre alle istanze da loro rappresentate, che avrei piacere di realizzare nella nostra città, se vorrete.