“Giornata internazionale della Donna, non una festa, ma un’occasione di riflessione” come scrive Wikipedia aggiungendo che “La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo”.
Ricorda il blog “Lavialibera” che un anno fa Alexandra Geese, europarlamentare europea dei Verdi Tedeschi, metteva in evidenza che, con la pandemia, il lavoro delle donne era finalmente arrivato all’attenzione dell’agenda europea, confidando che le politiche di genere venissero poste al centro, per poi esser delusa dal piano Next Generation Eu che vede privilegiare i finanziamenti per settori a prevalenza maschile, tanto da lanciare un’iniziativa “HALF OF IT”, tradotto in italiano Il Giusto Mezzo” con cui chiede che la metà dei fondi previsti siano utilizzati per superare questa distanza.
In Italia il divario tra i generi, come tassi di occupazione è tra i più alti in Italia e i risultati peggiorano se si tratta di stipendi e di ruoli di vertice(Michela Murgia lo sottolinea da molto tempo); la componente femminile nel nuovo governo Draghi è di solo 8 donne di cui 3 ruoli tecnici con portafoglio( Marta Cartabia, Luciana Lamorgese e Cristina Messa) , e 5 ministre, nel ruolo politico, senza portafoglio.
Scendiamo alla Regione Marche, governata dal presidente Acquaroli, in cui la foto di Giunta appare uno schiaffo alla parità di genere: una sola Assessora, Giorgia Latini, alla Cultura e Sport. Nel Comune di Senigallia( Sindaco Olivetti) per concludere, troviamo Ilaria, Bizzarri, Assessora al Bilancio, Elena Campagnolo, Assessora all’Ambiente e Cinzia Petetta, Servizi alla persona e Pari Opportunità..
Detto incarico, intendiamo la delega alle Pari Opportunità, ci appare residuale, dato che in tutti questi mesi, difficili per le donne(italiane ed emigrate, vorremmo sottolineare) che hanno visto continui attacchi ai loro diritti, alla loro dignità, e aumentare le disuguaglianze, non sono state proferite, a nostra memoria, parole di sostegno da parte della suddetta.
Aggiungiamo inoltre, che nonostante l’insediamento del nuovo governo della città abbia superato i 6 mesi, ancora non sono state indette le elezioni per il rinnovo del Consiglio delle Donne, ulteriore elemento che avvalora il disinteresse dell’Assessora ad essa delegato.
Assessora Petetta, c’è veramente poca voglia di “festeggiare”, e di vedere la sua sfilata di donne. Questo è stato, anche per noi donne, un “annus horribilis”, in trincea e in difesa. Grazie ad alcune iniziative regionali e comunali, abbiamo piacevolmente rivisto giovani donne in piazza dare nuovo ossigeno a vecchie istanze che pensavamo fossero diventate un fatto culturale ed istituzionale, ma che vediamo essere continuamente erose.
Buona riflessione a tutte le donne
Le Donne di Diritti Al Futuro
Una risposta su “8 marzo 2021 – La difficile sfida delle giovani donne”
[…] Diritti Al Futuro chiede una politica concreta ed azioni pratiche rivolte alle questioni femminili e il rinnovo urgente del Consiglio delle Donne. […]