Per lo scorso 8 marzo, giornata internazionale dedicata alla donna per il raggiungimento dei suoi legittimi diritti di parità, l’assenza totale di iniziative legate ai diritti e alla parità e rivolte alla cittadinanza evidenzia una “derubricazione” (o dimenticanza) da parte dell’Amministrazione Comunale e dall’Assessorato alle Pari Opportunità.
Consiglio Comunale dell’8 marzo: 2 annunci da parte di 2 uomini. E le azioni concrete?
Nell’homepage del sito del Comune non sono presenti iniziative specifiche legate all’8 marzo. Addirittura è stato calendarizzato e svolto il Consiglio Comunale, in seduta ordinaria, con tanti e variegati punti all’ordine del giorno, relativi ad importanti questioni del territorio.
Notiamo nell’ordine del giorno la proposta di risoluzione “Solidarietà alle donne iraniane e sostegno al popolo iraniano” a firma del Consigliere Liverani. Ebbene, questo sostegno si traduce in azioni concrete di ospitalità oppure in una firma a calce di un documento formale di una rete di Comuni da inviare all’Ambasciata Iraniana?
Vorremmo, a tale proposito, ricordare Shashida Raza, la calciatrice e giocatrice pakistana di hockey, tra le donne affogate a Cutro, scappata dalle persecuzioni nel suo paese. Le donne perseguitate non abitano solo in Iran e i paesi che negano diritti di parità sono molti.
Altro punto all’ordine del giorno, quasi in coda, è la “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica“, a firma del Presidente del Consiglio Massimo Bello. Finalmente i femminicidi non sono più ascrivibili a stranieri senza titolo di soggiorno (come da certa propaganda ad uso e consumo di stampa e social), quindi imputabili al mancato controllo del territorio, ma a compagni violenti, che le donne trovano il coraggio di denunciare sperando di incontrare ascolto e sensibilità, se sono fortunate a vivere in parti d’Italia dove sono state costituite reti antiviolenza. Iulia Astafieya, uccisa dal suo compagno il 7 marzo a Rosarno, non è stata fortunata.
Che fine ha fatto il Consiglio delle Donne?
A Senigallia è stata costituita una rete antiviolenza in cui siano coinvolti diversi attori istituzionali ed associazioni dedicate, progetto della precedente consigliatura?
Ad ulteriore dimostrazione dello scarso interesse per le questioni femminili poniamo la vostra attenzione sul sito del Comune, nel quale la sezione dedicata al Consiglio delle Donne è ferma da anni. L’ultima comunicazione è datata il 27 agosto 2021. A tre anni dall’insediamento di questa Amministrazione perché non si è proceduto al rinnovo di questo organismo?
Diritti Al Futuro chiede una politica concreta ed azioni pratiche rivolte alle questioni femminili e il rinnovo urgente del Consiglio delle Donne.
Le Donne di Diritti al Futuro