La pandemia di Covid19 ha messo in luce la debolezza della Sanità territoriale, riportando l’attenzione sull’importanza della medicina sempre più vicina alle esigenze dei cittadini. Con i fondi del PNRR stanziati dal Governo, si dà una prima risposta attraverso una nuova organizzazione dei presidi sanitari territoriali con la creazione degli ospedali di comunità e le case di comunità, che sono luoghi di offerta di cure primarie e di supporti sociali e assistenziali che evitano l’ospedalizzazione degli utenti. Nello stesso tempo sono uno spazio di relazione e attenzione all’esigenza di vita delle persone e delle comunità.
Comunità e sindacati esclusi dal dibattito: un’altra occasione persa
La Regione Marche a questo proposito ha deliberato l’ubicazione di 9 ospedali di comunità, 29 case di comunità e 15 COT (Centrali Operative Territoriali), frutto dell’accordo tra Governo e Conferenza delle Regioni. La decisione dei siti è stata decisa dalla Giunta Regionale senza coinvolgere le comunità locali, le organizzazioni sindacali e senza aprire una discussione pubblica sui criteri di scelta, che in alcuni casi sembrano rispondere a esigenze di tipo politico clientelare e non funzionale. Nello specifico i 9 ospedali di comunità sono previsti a Pesaro, Cagli, Jesi, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Camerino, Ascoli Piceno, San Benedetto. Mentre delle 29 case di comunità previste 9 sono ubicate nella provincia di Ancona: Corinaldo, Filottrano, Cingoli, Jesi, Sassoferrato, Ancona1, Ancona2, Chiaravalle, Loreto. Infine 4 COT a Jesi, Senigallia, Ancona, Fabriano. Da questa ripartizione emerge chiaramente che Senigallia e la Valle Misa-Nevola sono state fortemente penalizzate dalle scelte operate dalla Giunta Acquaroli. Facendo un confronto fra le realtà analoghe della Provincia di Ancona risulta la seguente ripartizione dei presidi territoriali sanitari:
- Jesi: Ospedale di comunità, Casa di Comunità, COT FABRIANO Casa di comunità, COT
- Chiaravalle: Ospedale di Comunità, Casa di Comunità
- Loreto: Ospedale di Comunità, Casa di Comunità
- Senigallia: COT
Alla Giunta di Senigallia chiediamo: di che cosa avete avete parlato con la Giunta Regionale?
Con tale risultato si chiede all’amministrazione Comunale di Senigallia quale livello di interlocuzione sia intercorso con la Giunta Regionale e quali sono stati i criteri per l’assegnazione al nostro territorio di un’unica casa di Comunità a Corinaldo, mentre in altri territori provinciali ci sono 4 case di comunità nel raggio di 20 km o forse meno. Siamo convinti che Senigallia e la valle Misa-Nevola abbiano le carte in regola per l’assegnazione di 2 case di Comunità, in un territorio dove l’estensione del Distretto Sanitario e l’ambito Socio-assistenziale coincidono perfettamente e dove è possibile organizzare in modo efficace l’integrazione socio sanitaria già da tempo avviata, l’organizzazione voluta dalla Regione costituisce senza dubbio una battuta di arresto.
Come centrosinistra, nei prossimi mesi lavoreremo con i nostri esperti per formulare una proposta alla Regione e ai Sindaci del territorio, con lo scopo di offrire ai cittadini servizi socio-sanitari in linea con il resto della provincia.
Centro Sinistra di Senigallia e Gruppo di lavoro Disuguaglianze
2 risposte su “Fondi PNRR per l’organizzazione della sanità territoriale deliberata dalla Giunta Regionale Marche: Senigallia e la Valle Misa-Nevola fortemente penalizzate”
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