L’incontro pubblico si terrà ad Arcevia lunedì 19 dicembre 2022 alle ore 17, presso il Centro Culturale San Francesco, corso Mazzini, 64. È organizzato dal Comune di Arcevia in collaborazione con la nostra associazione.
L’incontro, a tre mesi dalla disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le Valli del Misa e Nevola e Senigallia, vuole capire meglio cosa si deve fare perché appaiono ancora troppo deboli e non del tutto coordinate le azioni messe in campo per mitigare il dissesto idrogeologico e tutelare la sicurezza delle comunità.
Così come ci appaiono sbagliate certe iniziative in corso per intervenire a valle dei fenomeni (come allungando il molo nord del porto di Senigallia) e non a monte dove si originano i problemi.
Non basta un incontro rassicurante con un bravo esperto per convincerci che l’Assessorato all’Ambiente intende tutelare in modo egregio alberi e sicurezza.
AAA Cercasi Piano Strutturale del Verde e Progetto di Compensazione legato ai cambiamenti climatici ed alla produzione di CO2
Noi, da sempre sensibili e presenti alle tematiche richiamate, cerchiamo risposte chiare e magari pure una visione di lungo termine, cioè una strategia di rimboschimento cittadino per rendere la nostra città più fresca ed ombrosa durante le giornate canicolari estive, purtroppo sempre più frequenti ed anche per limitare e risparmiare l’accensione di condizionatori.
Grande successo e numerosi apprezzamenti da parte degli intervenuti, sia cittadini sia esponenti di realtà produttive, sia amministratori locali che delle valli, così come esponenti delle varie associazioni, che si sono spese e si stanno spendendo al servizio dei danneggiati, ha riscosso l’iniziativa, tenutasi mercoledì 16 novembre all’Auditorium San Rocco, avente come oggetto la presentazione di un sistema organico di proposte necessarie ed utili nel breve, medio e lungo periodo per mettere in sicurezza il territorio e per dare risposte concrete a cittadini ed imprese residenti in zone, ora diventate a rischio.
La crisi climatica, che il nostro territorio ha drammaticamente vissuto sulla propria pelle con due alluvioni disastrose, con piogge sempre più intense e concentrate nel tempo, alternate a periodi di sostanziale siccità, assieme all’assenza di una gestione ambientalmente sostenibile dei fiumi e alla mancata conduzione e manutenzione minuta di piccoli affluenti, fossi e campi coltivati, deve far riconsiderare completamente il nostro rapporto con il suolo, la risorsa acqua e il loro uso, sia nell’insediamento urbano che nel territorio extraurbano e agricolo. Il fiume è un ecosistema complesso e le numerose questioni da affrontare possono essere affrontate e risolte solo su scala comprensoriale, considerando l’intero bacino idrografico Misa-Nevola e recuperando anche leconclusioni proposte dal Contratto di Fiume 2016-2020, che vanno attuate e rilanciate, evitando di ricominciare da capo!
Insediare, con le Unioni dei Comuni della Valle Misa e Nevola, e con la Provincia Ancona, in interlocuzione ferma e permanente con Regione Marche, Parlamento e Governo, ed in collaborazione con Università e Centri di Ricerca, Esperti locali, forze politiche, Associazioni di Categoria, Sindacati, Comunità locali e Volontariato,
Associazioni ambientaliste e culturali, la Conferenza permanente degli Enti locali imperniata sui 9 Sindaci del territorio, attori principali ed essenziali di una nuova fase operativa per la riduzione del rischio idrogeologico nella valle Misa Nevola. Compito della Conferenza permanente, in proficuo confronto con il tavolo del Contratto di Fiume del bacino idrografico Misa – Nevola, è contribuire all’Assetto di Progetto 2023come integrazione-sviluppo di quello del 2016, che resta l’unico riferimento tecnico-scientifico ancora oggi valido per l’intero sistema di opere strutturali ed azioni molteplici e multisettoriali già da allora previste, estese e calibrate sulle specificità delle diverse aree del territorio da Arcevia a Senigallia, perché , come si dice dalle nostre parti, “l’acqua va per d’in giù”!!
Interverrà anche il Politecnico di Milano all’incontro pubblico che si terrà a Senigallia, mercoledì 16 novembre 2022, presso l’Auditorium San Rocco (Piazza Garibaldi) dalle ore 17.
Organizzato dalla nostra associazione, in collaborazione con i Giovani Europeisti Verdi, l’incontro pubblico, a due mesi dalla disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le Valli del Misa e Nevola e Senigallia, vuole capire meglio cosa è successo il 15 e il 16 settembre, come è successo e perché è successo e, soprattutto, cosa si deve fare perché non accada più quella terribile scia di morti e di danni al territorio, agli abitati, alle attività economiche, all’agricoltura.
Due mesi dopo la disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le valli del Misa e Nevola e Senigallia, noi di Diritti al Futuro, in collaborazione con i Giovani Europeisti Verdi, organizziamo un incontro pubblico per capire meglio cosa è successo, come è successo, perché è successo il 15 e il 16 settembre e, soprattutto, cosa si deve fare perché non accada più quella terribile scia di morti e di danni al territorio, agli abitati, alle attività economiche, all’agricoltura.
“Non è stata sfortuna” “Non eravamo al posto sbagliato al momento sbagliato” “Basta con il consorzio di bonifica” “Non impantanateci il futuro”
Questi alcuni degli slogan della manifestazione “Basta Pagare“ ad Ancona, sabato 15 ottobre, dopo un mese dalla disastrosa alluvione.
Una grande, bella manifestazione che ha raccolto cittadini alluvionati, comitati di base, ambientalisti, attivisti per il clima e contro le energie fossili e tanti, tanti, giovani.
Tanti a chiarire che non è sfortuna se le opere previste non vengono realizzate, che non è sfortuna se il territorio non è stato messo in sicurezza, che non è sfortuna se il sistema di allarme non ha funzionato.
Il precedente del 2014 evidentemente non ha insegnato nulla?
Sicuramente noi di Diritti al Futuro, sabato e durante i giorni dell’alluvione, eravamo al posto giusto: a sostenere e aiutare i tanti nostri concittadini a liberarsi dal fango!
L’imponenza della devastazione chiede rispetto e risposte celeri e non battute infelici e insultanti dagli scranni istituzionali.
Di notte, senza alcuna comunicazione preventiva, senza alcuna informazione successiva, nessuna trasparenza, un colpo di mano e c’è “un prima” e “un dopo”, che appare come per magia: in Stradone Misa è stato abbattuto notte tempo, la scorsa settimana, il filare di pini dell’argine di sinistra del fiume Misa.
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