A quasi sette mesi dall’alluvione la città si chiede come mai non è stato fatto ancora niente per garantire la sicurezza del territorio e ripristinare le infrastrutture danneggiate.
Pare che non sia un problema economico visto che vengono sbandierati consistenti fondi previsti dallo Stato. Allora cosa ferma la messa in sicurezza e la ricostruzione nelle aree devastate dall’alluvione?
A Senigallia, è ormai più che evidente, è l’incompetenza, l’inconsistenza e l’inattendibilità politico amministrativa di chi governa il nostro Comune.
E così tra domenica e lunedì 22-23 gennaio, a poco più di quattro mesi dal settembre scorso, la cittadinanza di Senigallia e anche parte degli abitanti delle valli Misa e Nevola sono rimasti con le pale in mano, le paratie pronte e l’angoscia dentro ad osservare e subire impotenti la terza allerta grave dopo l’alluvione gravissima di settembre 2022. E il Sindaco, e tutti noi, a ripetere “non possiamo continuare così”!! E questo lo sapevamo già.
L’incontro pubblico si terrà ad Arcevia lunedì 19 dicembre 2022 alle ore 17, presso il Centro Culturale San Francesco, corso Mazzini, 64. È organizzato dal Comune di Arcevia in collaborazione con la nostra associazione.
L’incontro, a tre mesi dalla disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le Valli del Misa e Nevola e Senigallia, vuole capire meglio cosa si deve fare perché appaiono ancora troppo deboli e non del tutto coordinate le azioni messe in campo per mitigare il dissesto idrogeologico e tutelare la sicurezza delle comunità.
Così come ci appaiono sbagliate certe iniziative in corso per intervenire a valle dei fenomeni (come allungando il molo nord del porto di Senigallia) e non a monte dove si originano i problemi.
Grande successo e numerosi apprezzamenti da parte degli intervenuti, sia cittadini sia esponenti di realtà produttive, sia amministratori locali che delle valli, così come esponenti delle varie associazioni, che si sono spese e si stanno spendendo al servizio dei danneggiati, ha riscosso l’iniziativa, tenutasi mercoledì 16 novembre all’Auditorium San Rocco, avente come oggetto la presentazione di un sistema organico di proposte necessarie ed utili nel breve, medio e lungo periodo per mettere in sicurezza il territorio e per dare risposte concrete a cittadini ed imprese residenti in zone, ora diventate a rischio.
La crisi climatica, che il nostro territorio ha drammaticamente vissuto sulla propria pelle con due alluvioni disastrose, con piogge sempre più intense e concentrate nel tempo, alternate a periodi di sostanziale siccità, assieme all’assenza di una gestione ambientalmente sostenibile dei fiumi e alla mancata conduzione e manutenzione minuta di piccoli affluenti, fossi e campi coltivati, deve far riconsiderare completamente il nostro rapporto con il suolo, la risorsa acqua e il loro uso, sia nell’insediamento urbano che nel territorio extraurbano e agricolo. Il fiume è un ecosistema complesso e le numerose questioni da affrontare possono essere affrontate e risolte solo su scala comprensoriale, considerando l’intero bacino idrografico Misa-Nevola e recuperando anche leconclusioni proposte dal Contratto di Fiume 2016-2020, che vanno attuate e rilanciate, evitando di ricominciare da capo!
Insediare, con le Unioni dei Comuni della Valle Misa e Nevola, e con la Provincia Ancona, in interlocuzione ferma e permanente con Regione Marche, Parlamento e Governo, ed in collaborazione con Università e Centri di Ricerca, Esperti locali, forze politiche, Associazioni di Categoria, Sindacati, Comunità locali e Volontariato,
Associazioni ambientaliste e culturali, la Conferenza permanente degli Enti locali imperniata sui 9 Sindaci del territorio, attori principali ed essenziali di una nuova fase operativa per la riduzione del rischio idrogeologico nella valle Misa Nevola. Compito della Conferenza permanente, in proficuo confronto con il tavolo del Contratto di Fiume del bacino idrografico Misa – Nevola, è contribuire all’Assetto di Progetto 2023come integrazione-sviluppo di quello del 2016, che resta l’unico riferimento tecnico-scientifico ancora oggi valido per l’intero sistema di opere strutturali ed azioni molteplici e multisettoriali già da allora previste, estese e calibrate sulle specificità delle diverse aree del territorio da Arcevia a Senigallia, perché , come si dice dalle nostre parti, “l’acqua va per d’in giù”!!
Interverrà anche il Politecnico di Milano all’incontro pubblico che si terrà a Senigallia, mercoledì 16 novembre 2022, presso l’Auditorium San Rocco (Piazza Garibaldi) dalle ore 17.
Organizzato dalla nostra associazione, in collaborazione con i Giovani Europeisti Verdi, l’incontro pubblico, a due mesi dalla disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le Valli del Misa e Nevola e Senigallia, vuole capire meglio cosa è successo il 15 e il 16 settembre, come è successo e perché è successo e, soprattutto, cosa si deve fare perché non accada più quella terribile scia di morti e di danni al territorio, agli abitati, alle attività economiche, all’agricoltura.
Due mesi dopo la disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le valli del Misa e Nevola e Senigallia, noi di Diritti al Futuro, in collaborazione con i Giovani Europeisti Verdi, organizziamo un incontro pubblico per capire meglio cosa è successo, come è successo, perché è successo il 15 e il 16 settembre e, soprattutto, cosa si deve fare perché non accada più quella terribile scia di morti e di danni al territorio, agli abitati, alle attività economiche, all’agricoltura.
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