Incontro pubblico a Senigallia, 16 novembre 2022
La crisi climatica, che il nostro territorio ha drammaticamente vissuto sulla propria pelle con due alluvioni disastrose, con piogge sempre più intense e concentrate nel tempo, alternate a periodi di sostanziale siccità, assieme all’assenza di una gestione ambientalmente sostenibile dei fiumi e alla mancata conduzione e manutenzione minuta di piccoli affluenti, fossi e campi coltivati, deve far riconsiderare completamente il nostro rapporto con il suolo, la risorsa acqua e il loro uso, sia nell’insediamento urbano che nel territorio extraurbano e agricolo. Il fiume è un ecosistema complesso e le numerose questioni da affrontare possono essere affrontate e risolte solo su scala comprensoriale, considerando l’intero bacino idrografico Misa-Nevola e recuperando anche le conclusioni proposte dal Contratto di Fiume 2016-2020, che vanno attuate e rilanciate, evitando di ricominciare da capo!
Insediare, con le Unioni dei Comuni della Valle Misa e Nevola, e con la Provincia Ancona, in interlocuzione ferma e permanente con Regione Marche, Parlamento e Governo, ed in collaborazione con Università e Centri di Ricerca, Esperti locali, forze politiche, Associazioni di Categoria, Sindacati, Comunità locali e Volontariato,
Associazioni ambientaliste e culturali, la Conferenza permanente degli Enti locali imperniata sui 9 Sindaci del territorio, attori principali ed essenziali di una nuova fase operativa per la riduzione del rischio idrogeologico nella valle Misa Nevola. Compito della Conferenza permanente, in proficuo confronto con il tavolo del Contratto di Fiume del bacino idrografico Misa – Nevola, è contribuire all’Assetto di Progetto 2023 come integrazione-sviluppo di quello del 2016, che resta l’unico riferimento tecnico-scientifico ancora oggi valido per l’intero sistema di opere strutturali ed azioni molteplici e multisettoriali già da allora previste, estese e calibrate sulle specificità delle diverse aree del territorio da Arcevia a Senigallia, perché , come si dice dalle nostre parti, “l’acqua va per d’in giù”!!
Contestualmente:
Subito
- Semplificare accelerare le pratiche per i rimborsi e gli aiuti economici alle vittime dell’alluvione. Non far gravare le spese sostenute per la rimessa in funzione di case e delle aree allagate ai cittadini alluvionati es. acqua e rifiuti
- Ripulire strade, aree urbane e produttive, giardini ecc. dal fango. Togliere rifiuti e i detriti dai campi e dal fiume, eliminare al più presto il legname e gli alberi pericolanti dai corsi d’acqua
Breve termine (entro un anno)
- Ultimare la vasca di espansione di Bettolelle
- Progetti definitivi ulteriori 2 vasche di espansione: località Pancaldo (Misa) e località Ponte Lucerta (Nevola)
- Arginature protettive urgenti nelle zone produttive e residenziali a forte rischio
- Favorire la gestione e manutenzione minuta di piccoli affluenti, fossi e campi coltivati attraverso interventi puntuali sull’intero reticolo idrografico
- Ripristinare ponti e passerelle strategici per la viabilità dei comuni della Valle e di Senigallia con la massima urgenza anche attraverso ponti prefabbricati portatili (ponti Bailey del Genio Militare)
- Task force tecnica intercomunale come “segreteria esperta” della Conferenza dei Sindaci
- Nuovo sistema di monitoraggio idrogeologico
- Nuovo sistema di allertamento della popolazione con un parallelo sistema di azioni informative e formative
- Leggina regionale su aspetti urbanistico/edilizi aventi natura urgente (ad esempio definizione di nuove Zone R4, la questione dei volumi interrati della impermeabilizzazione del suolo e della deforestazione)
Medio termine (uno-tre anni)
- Ricostruzione degli uffici tecnici locali su base intercomunale e di quelli della Regione Marche, palesemente inadeguati alle attuali e future necessità
- Superamento della Convenzione, DRGR1745 del 17/12/2018, tra Regione Marche e Consorzio di Bonifica delle Marche con cui è stata affidata la progettazione, l’appalto, l’esecuzione degli interventi ecc. di mitigazione del rischio idraulico
- Ridefinizione delle competenze del Consorzio di Bonifica delle Marche
- Realizzazione delle altre 2 vasche di espansione in località Pancaldo (Misa) e località Ponte Lucerta (Nevola)
- Realizzazione del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia e degli altri ponti della valle del Misa e del Nevola andati distrutti dall’alluvione
- Delocalizzazioni mirate di edifici e attività produttive realizzate in zone ad alto rischio
- Avvio Programmi Agroambientali e controlli di Polizia Rurale
- Approvazione formale nuovo Assetto di Progetto esteso all’intero territorio delle valli Misa-Nevola con attenzione specifica alle necessità delle diverse aree, da quelle alto-collinari e collinari a quelle di pianura
- Realizzazione di Parchi fluviali nell’ambito delle aree ricomprese dalle vasche di espansione
- Adozione di serie misure di progressivo adeguamento anche delle strutture edilizie della città come previsto dalle linee guida “c” accorgimenti tecnico costruttivi per la mitigazione del rischio idraulico in aree inondabili (DGR Marche n. 53 del 27/1/2014). Tali linee guida andrebbero integrate nel regolamento edilizio tipo esistente. Nuove costruzioni e/o nuove ristrutturazioni dell’esistente dovrebbero essere realizzate con criteri innovativi in modo che gli edifici possano difendersi dai fenomeni alluvionali
- Riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo urbano che impedisce la penetrazione dell’acqua piovana nel terreno e aumenta sia la quantità che deve essere scaricata nella rete fognaria, sia la velocità dei tempi di corrivazione
- Va ripresa e implementata una adeguata regimazione idraulica del territorio agricolo oltre che una manutenzione continua dei corsi d’acqua, con interventi minuti e puntuali sull’intero reticolo idrografico
Lungo termine (tre-cinque anni)
- Completamento interventi strutturali integrati lungo i maggiori corsi d’acqua evitando una visione esclusivamente ingegneristico-idraulica e ricercando la massima sostenibilità ambientale in chiave di sempre maggiore naturalità
- Interventi diffusi di Forestazione urbana e rurale, incentivando la piantumazione di migliaia di alberi dovunque sia possibile anche in spazi privati; importante misura di contrasto alla crisi climatica (Stefano Mancuso docet!)
- Legge regionale organica di Governo del Territorio
In massima evidenza
- Revoca di tutti gli atti regionali e ministeriali relativi al finanziamento degli interventi proposti non dagli organi politico-amministrativi, né approvati in sede tecnica:
- a) prolungamento mole di levante fiume Misa
- b) sfioratore in darsena
- c) canale acque basse
- d) dragaggio foce Misa (alla foce ci ha già pensato il fiume stesso durante l’alluvione).
Previsione totale di circa 10 milioni di euro, assegnabili dal MATTM!! Interventi ritenuti inadeguati o perfino dannosi rispetto agli obiettivi di riduzione del rischio idrogeologico
- Aggiungere tali risorse finanziarie a quelle indicate dall’Assessore Aguzzi nell’incontro in videoconferenza del 3 novembre u.s. con i Sindaci della valle per un importo di 7 milioni di euro
- Totale di 17 milioni di euro: “I soldi quindi ci sono”!!! …O no?? Certo non bastano per l’intera messa in sicurezza dell’intero bacino, ma a 40 anni dalla progettazione della vasca di Bettolelle! potrebbero certamente essere molto utili se ben spesi!
- I tempi di realizzazione delle opere devono subire una drastica riduzione e, replicando le procedure utilizzate per il Ponte San Giorgio di Genova, passare dagli anni ai mesi per le più semplici e agli anni uno o due per le altre!
- Reperire rapidamente adeguate risorse per gli indennizzi e per realizzare al più presto tutte le opere necessarie al ripristino delle infrastrutture danneggiate o distrutte oltre che per le opere necessarie alla mitigazione del rischio idrogeologico
- Un’azione politico-parlamentare in rete con altri territori nazionali e Regioni colpite da eventi di simile gravità con l’obiettivo di ottenere cospicui finanziamenti sia per i contributi e i rimborsi a cittadini e imprese sia per il più adeguato assetto idrogeologico delle valli Misa Nevola
- Assumere con chiarezza, a tutti i livelli, piena consapevolezza che i “cambiamenti climatici” sono in realtà una palese e difficile crisi climatica. Crisi ormai estesa a livello globale e irreversibile in tempi medi senza una drastica riduzione di gas serra alteranti prodotti dalle attività umane e senza un pieno impegno delle PPAA
- Per la disastrosa alluvione del 15 e 16 settembre scorso chiediamo una urgente e dettagliata ricostruzione della esondazione del Misa e del Nevola, a Senigallia come in tutta la valle. Esigiamo che emerga al più presto cosa è successo nella mancata allerta e protezione della popolazione e, se ci sono, di chi sono eventuali responsabilità.
2 risposte su “Alluvione 2022: verso un sistema organico di proposte necessarie per risolvere le problematiche idrogeologiche, ripristinare le infrastrutture distrutte e risarcire chi ha subito danni”
[…] questo articolo trovate le relazioni, gli interventi, le slide e i video trasmessi durante il […]
[…] Il sistema organico di proposte che abbiamo presentato a Senigallia il 16 novembre 2022 e ad Arcevia il 19 dicembre 2022 […]