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Comunicato stampa

Ancora rischi, ancora stress, ancora troppo poco

Alluvione: lettera aperta al Sindaco n. 1

E così tra domenica e lunedì 22-23 gennaio, a poco più di quattro mesi dal settembre scorso, la cittadinanza di Senigallia e anche parte degli abitanti delle valli Misa e Nevola sono rimasti con le pale in mano, le paratie pronte e l’angoscia dentro ad osservare e subire impotenti la terza allerta grave dopo l’alluvione gravissima di settembre 2022.
E il Sindaco, e tutti noi, a ripetere “non possiamo continuare così”!!
E questo lo sapevamo già.

Quando vedremo i cantieri aperti?

Urgono invece risposte certe e numeri almeno verosimili per uscire dal tunnel nebuloso della questione centrale, la più centrale di tutte: quando e dove vedremo cantieri aperti come prova effettiva che si sta riducendo il rischio idrogeologico di questa città e dell’intera valle?

A titolo di puro esempio, perché non procedono i lavori per la realizzazione della vasca di Bettolelle?

Questa è la prima domanda semplice e collettiva che Le rivolgiamo pubblicamente.

Duecento + duecento milioni: sono disponibili in Regione?

Altre semplici domande riguardano i duecento più altri duecento milioni; che siano i benvenuti! Allora, chiarisca bene signor Sindaco: queste somme a cui lei fa sovente riferimento sono già disponibili in Regione? Da queste somme “importanti”, come lei ha già precisato, bisogna sottrarre i risarcimenti di vario tipo e ripianare le uscite fuori bilancio dei Comuni: di tutti i Comuni, cioè di tutti i Comuni delle Marche colpiti dal disastro.
È così come le stiamo chiedendo?
E quanti e quali sono questi Comuni?
E tolte tutte le quote finanziarie citate, quanto resta per le opere vere e proprie?
I criteri ed il riparto tra Comuni e territori (competenza della Regione Marche) sono pronti almeno in bozza o no?
Solo da lì sarà chiaro quante risorse ci saranno veramente per Senigallia e le valli Misa e Nevola.

Perché le opere concrete sono quelle che da qui al futuro dovrebbero salvare vite ed impedire la distruzione o il danneggiamento di infrastrutture, appartamenti, imprese e beni di varia natura. E, non per ultima cosa, ridurre lo sconforto, la sofferenza, la fatica di migliaia di cittadine e cittadini; possiamo dire da almeno otto anni e più.

Visti i suoi dichiarati rapporti idilliaci con il Presidente della Regione non dovrebbe essere difficile per Lei ed i suoi silenziosissimi e quasi sempre assenti Assessori fornire informazioni adeguate.

A seguito delle Sue risposte importanti, sarà dovere nostro nei confronti della città e del territorio sottoporle altre delicate questioni. Ringraziandola ovviamente.

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Una risposta su “Ancora rischi, ancora stress, ancora troppo poco”

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