Le dimissioni non si annunciano, si danno. Per la Fondazione Città di Senigallia parrebbe valere il contrario. Ci siamo dimessi, ci dimettiamo, forse ci dimetteremo: boh! La città non è riuscita ancora a capirlo.
Intanto, almeno qualcuno, è ancora lì, e parrebbe intenzionato a non mollare. Responsabilità, no grazie. Ruolo e visibilità, sì certo.
E in questo, lungo, limbo autodeterminato va un po’ oltre l’ordinaria amministrazione: fa bandi d’assunzione, mesta, decide. Tutto, meno che evidenziare il grave stato della situazione per gli ospiti e i loro parenti ingenerata dalla pandemia e in atto da oramai quasi due anni.