Ho aderito a Diritti al Futuro sin dalla sua costituzione nel 2009 (allora si chiamava La Città Futura) quando alcune forze politiche, Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà e Comunisti Italiani, decisero di intraprendere un percorso comune superando gli antichi steccati e le storiche divisione della sinistra italiana. Io che insieme ad altri provenivo dalla gloriosa storia dei Verdi senigalliesi (gloriosa per i risultati elettorali ottenuti, costantemente molto al di sopra della media nazionale) mi sono subito riconosciuta in questo progetto cui mi sono dedicata senza interruzioni in tutti questi anni, sia quando ho avuto l’onore di ricoprire ruoli istituzionali sia quando, come nell’ultimo quinquennio, sono stata una semplice militante.
Categoria: Comunicato stampa
Uno degli ultimi atti dell’attuale amministrazione comunale è stato l’approvazione dei lavori di riqualificazione dei locali dell’ex-pescheria del Foro Annonario. Il progetto punta a migliorare e ristrutturare un piccolo gioiello del nostro centro storico, uno dei pochi luoghi rimasti di libera aggregazione e socialità, ma anche potenziale luogo di promozione turistica, enogastronomica e artigianale, nonché area viva di commerci e fiere e, soprattutto, spazio da destinare alla cultura e alle espressioni artistiche della nostra città. Diritti al Futuro si è fortemente battuto affinché il progetto di ristrutturazione e di destinazione fosse un piano aperto, libero e inclusivo, un progetto destinato alla città e soprattutto ai suoi giovani.
In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale riguardanti lo stato di salute dei nostri impianti sportivi e/o ludici, vorrei riportare sinteticamente un’idea e un’applicazione che ho trovato su un quotidiano e che trovo di interesse generale. L’allenatore di una squadra di pallavolo di Serie A1 viene avvicinato da alcuni responsabili di una struttura che si occupava di ragazzi che avevano alle spalle difficili storie di vita. L’allenatore fu invitato a visitare i luoghi frequentati da questi ragazzi: “luoghi impresentabili!“ All’allenatore viene un’idea: proporre la pallavolo come una forma di terapia per i ragazzi in difficoltà!
NO, l’ospedale non chiude e non chiuderà mai.
Ma questo è quello che per anni ci ha strumentalmente raccontato, con il suo bel comitato, il candidato a sindaco della destra sfruttando le difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale.
Sanità sottofinanziata e depauperata per 37 miliardi negli ultimi 10 anni di governi Berlusconi (destra), Monti (tecnico di centro ) e Renzi (politico di centro) in ottemperanza alle indicazioni dei tecnocrati della BCE ai quali ora l’attuale governo, con pacatezza e decisione, si è opposto ottenendo quanto nessuno prima.
Sono Luigi Marinaccio e sono candidato per Diritti al Futuro, ho vissuto 21 anni a Roma, 9 anni a Milano, il resto a Senigallia ed ho sempre fatto il pendolare nei movimenti casa-scuola-lavoro.
La prossima sfida per rendere Senigallia una città sempre più libera dalle auto sarà quella di ridisegnare il trasporto pubblico al servizio della città, anche rivedendo i percorsi dei mezzi pubblici. Questo anche per favorire un turismo culturale enogastronomico e verso il mare che sia più ecologico. A tal fine occorre individuare dei percorsi nuovi perché il bus sia effettivamente utilizzato e cioè un collegamento nord-sud partendo dal Cesano e arrivando a Marzocca. Altri due collegamenti da realizzare sono tra il centro commerciale Maestrale e il centro commerciale Molino, passando per la stazione per la parte Nord, e dal Ciarnin verso il centro commerciale il Molino passando anche qui per la stazione, dove ci sarebbe l’interscambio con l’altra linea verso il Maestrale. Una navetta infine potrebbe collegare Marzocca ed il Ciarnin. Particolare attenzione andrà messa per organizzare una frequenza intensa di queste linee al fine di incentivare una utilizzazione di un ampio numero di utenti. Particolare attenzione andrà posta al servizio di collegamento con l’entroterra (Corinaldo ed Ostra, Morro d’Alba e Mondavio) con orari, che contemplino anche un servizio notturno.
Diritti al Futuro è sempre stata molto attenta e sensibile ai temi del lavoro. Nel corso dell’attività consiliare e politica degli ultimi 10 anni sono state numerose le occasioni in cui, attraverso articoli di stampa, mozioni, interrogazioni ed incontri pubblici, abbiamo richiamato l’attenzione sull’esigenza di tutelare i diritti dei lavoratori messi a forte rischio sia dalla crisi economica sia da una serie di riforme legislative che nel nome della flessibilità hanno di fatto precarizzato il mondo del lavoro e diminuito le tutele. In particolare visto che viviamo in una città turistica, anche se la naturale “vocazione turistica” di Senigallia non si è ancora pienamente tradotta in un modello turistico compiuto, il nostro interesse si è rivolto in modo particolare al lavoro stagionale nel settore turistico ricettivo. Abbiamo perciò denunciato la scarsa qualità dei rapporti di lavoro, l’inadeguatezza delle retribuzioni, l’insufficienza delle tutele e la scarsa possibilità di crescita professionale dei lavoratori.
Tema “caldo” e discusso in questo ultimo periodo di campagna elettorale è l’argomento TARI.
Dopo aver letto diverse esternazioni e “promesse” da parte di alcuni candidati a Sindaco o al consiglio comunale, mi sento in dovere di intervenire in merito, come addetto ai lavori, avendo partecipato in qualità di consulente professionista per l’ATA rifiuti della provincia di Ancona alla stesura dei PEF (Piani Economici Finanziari) dei 46 Comuni, tra cui quindi Senigallia, per la determinazione della TARI 2020.
È doveroso fare un breve sunto sulla nuova normativa nazionale per avere chiaro il quadro di riferimento in cui ci possiamo muovere oggi.
Senza alcun dubbio domenica prossima esprimerò la mia preferenza di voto per le elezioni comunali scegliendo il progetto di città proposto da Diritti al Futuro e il candidato a Sindaco Fabrizio Volpini, poiché vorrei che siano introdotte quelle necessarie innovazioni, in alcuni campi anche radicali, nei programmi amministrativi e nelle persone, che saranno presenti in Consiglio comunale e in Giunta, e allo stesso tempo vorrei che fosse mantenuto il buongoverno della cosa pubblica fino a questo momento espresso in ambito comunale.
Diritti al Futuro è un’associazione che da oltre dieci anni opera come strumento di partecipazione e confronto nel dibattito cittadino e nei processi di governo locali, lievito culturale per la comunità cittadina. Dopo il voto amministrativo continueremo a svolgere la nostra azione con un gruppo di donne e uomini rinnovato e pluralista, che si candida per guidare la città in Consiglio comunale e in Giunta.
È ormai del tutto evidente che il tema generale della “transizione ecologica” e delle connesse politiche “green” sta occupando sempre più non solo le prime pagine dei media, ma, aspetto ben più rilevante, le azioni concrete di molteplici soggetti pubblici e privati, internazionali e nazionali. Ormai, anche grazie alle sferzate continue e documentate di Papa Francesco, alla sua fondamentale enciclica “Laudato si’”, e ora anche del Dalai Lama, porzioni molto rilevanti di organizzazioni industriali e finanziarLa proposta è semplice: Senigallia ed i Comuni vicini devono essere partecipi con ogni energia disponibile a quanto sta per accadere come protagonisti di prima fila nella dimensione locale per dare il miglior contributo; questo certo non fermerà gli incendi in Siberia, California ed Amazzonia o lo scioglimento dell’Artico o la devastante siccità in Africa o le tempeste di vento, d’acqua e grandine in Italia, ma sarà il nostro contributo possibile.
Nel corso dell’evento, organizzato da Diritti al Futuro, dedicato al Manifesto, evento tenutosi venerdì scorso in Piazza Roma, è stato presentato il Report che raccoglie i contributi di trenta cittadini interpellati sull’argomento.
Nelle settimane scorse, infatti Diritti al Futuro, ha organizzato alcuni incontri con persone di formazioni diverse cosa che ci ha permesso di cogliere la pluralità dello sguardo, fondamentale per circoscrivere una problematica ed arricchirla. Da questi incontri sono emersi visioni, pareri diversi, a volte inaspettati, a volte opposti oppure che si completavano e che hanno fatto emergere la complessità dell’argomento. È importante non semplificare, non dichiarare, in questo caso ad esempio, che le attività del centro storico e quelle di prossimità delle periferie, si stanno spegnendo, causa crisi economica e causa pandemia, e che ci si deve rassegnare a prenderne atto.