“Giornata internazionale della Donna, non una festa, ma un’occasione di riflessione” come scrive Wikipedia aggiungendo che “La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo”.
Categoria: Comunicato stampa
Secondo l’assessore Alan Canestrari, OpenMunicipio “è stato un fallimento su tutto”. Se le parole ancora hanno un senso, e se la carica pubblica che Canestrari ricopre obbliga a dimostrare le proprie affermazioni, allora l’assessore dovrà indicarci cosa intenda per “fallimento” e con la parola “tutto”. Dovrà dirci quali fossero i risultati che secondo Canestrari non sono stati raggiunti dal progetto “OpenSenigallia”.
In merito alla sollecita ed acre puntualizzazione (condita con una malcelata derisione nei nostri confronti) parte degli assessori Campagnolo e Cameruccio, ci permettiamo di aggiungere alcune utili e pertinenti repliche e precisazioni.
Ebbene la nostra denuncia del rischio di cambio di destinazione di un’area di verde pubblico non rappresenta minimamente un tentativo di “distorsione della verità”, né mancanza di argomenti costruttivi da parte di Diritti al Futuro, che oltre che essere un nuovo soggetto politico, ha in sé, nuove forze ed esponenti competenti di cosa pubblica e di amministrazione cittadina.
Il Bosco di Topolino è una piccola oasi verde tra i grigi capannoni (molti dei quali, purtroppo inattivi) della zona artigianale tra Cesanella e Cesano; nasce da un progetto finanziato nel 2008, grazie a Caterpillar e Walt Disney, ed ha visto la messa in posa di arbusti di qualità che hanno subitaneamente attecchito ed ha restituito alla città una zona pulita secondo il protocollo di Kyoto per l’abbattimento dei gas serra.
Arriviamo ora alla questione: la proposta di realizzazione di un parcheggio al posto di un’area verde di proprietà comunale (approvata dal Consiglio Comunale di fine dicembre), in soldoni, un cambiamento di destinazione, da area di verde pubblico a parcheggio. Per ora solo con ghiaia (ma domani chissà… dato che quando si delibera il cambio di destinazione la colata di cemento è dietro l’angolo!) inoltre il cambiamento di destinazione porta ad un peggioramento della impermeabilizzazione del terreno.
L’osservazione, presentata dal nostro Consigliere Enrico Pergolesi (EMENDAMENTO ALLA CONTRODEDUZIONE N. 64 – AREA CESANELLA VIA CIMABUE) è stata rigettata dai Consiglieri di maggioranza.
Per i cittadini residenti nella zona, per coloro che hanno a cuore le tematiche ambientali e per le associazioni a difesa dell’ambiente aggiungiamo altri particolari: detta zona non è di infrastrutture di parcheggio ma, anzi, la recente crisi economica ha reso i parcheggi esistenti già superiori di gran lunga alle esigenze e sono già state assecondate molte richieste di cambiamento di classificazione e di edificabilità (da artigianale commerciale ad uso abitativo).
Negli ultimi anni, siamo intervenuti più volte per la piena applicazione della legge 194 nella nostra Regione e abbiamo spesso ribadito che questa legge rappresenta ancora oggi un livello alto della mediazione tra la cultura laica e quella cattolica rappresentate nel 1978 da uomini di grande spessore politico e senso dello Stato, forti del reciproco riconoscimento e rispetto delle differenze.
La legge sulla “Tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” garantisce alla singola donna il diritto di scelta sulla procreazione, ma a quella scelta attribuisce un interesse pubblico in quanto evento sociale da prevenire e contenere. Ai Consultori Familiari fu attribuito il compito di assistere la donna nella scelta alla procreazione informata e consapevole.
Sono ormai trascorsi alcuni giorni dal 25 gennaio 2021, quinto anniversario del ritrovamento del corpo, torturato e mutilato, di Giulio Regeni, e nessuna voce che chieda verità e giustizia si è alzata dal sindaco di Senigallia Olivetti o dalla sua maggioranza, come invece hanno fatto, per fortuna, migliaia e migliaia di donne e uomini in tutta Italia, a partire da Fiumicello, paese natale del giovane ricercatore. Il silenzio dell’amministrazione di destra è ancora più pesante se si pensa che uno dei primissimi atti della nuova giunta fu proprio quello di rimuovere lo striscione giallo e nero per Giulio, che, «consunto dalle intemperie», resisteva da anni sul Palazzo Comunale senigalliese.
Cent’anni fa, il 21 gennaio 1921, a Livorno partiva la lunga storia del Partito Comunista Italiano.
Nato come Partito Comunista d’Italia, il PCI ha attraversato da assoluto protagonista tutte le fasi del nostro Paese. Dalla lotta in clandestinità contro il regime fascista durante il Ventennio alla guerra di Liberazione dal nazifascismo combattuta in prima linea, dalla ricostruzione postbellica alla lotta contro il terrorismo, il PCI è sempre stato un baluardo di democrazia e legalità, anche nelle sue contraddizioni. Nelle tante battaglie di cui è stato alfiere, ha sempre perseguito gli ideali di libertà, equità, giustizia sociale e pace e fratellanza fra i popoli e tutti noi, anche chi comunista non è mai stato, anche chi non ne condivideva le idee, anche chi combatté aspramente il suo operato politico deve un pezzetto della nostra società contemporanea del benessere alle lotte delle comuniste e dei comunisti del nostro Paese.
L’iniziativa di “disobbedienza civile” denominata #ioapro è arrivata anche a Senigallia, emergendo dalle cronache locali con la protesta di un locale di Marzocca.
Manifestazione pericolosa, resa ancora più grave dalla presenza ostentata del consigliere comunale di maggioranza di destra Massimo Montesi.
Diritti al Futuro ritiene gravissimo che un rappresentante delle istituzioni sostenga a parole e nei fatti l’elusione delle norme di leggi vigenti, tanto più di quelle normative che promuovono la tutela della salute umana, protetta dalla Costituzione in modo diretto e totale.
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova” così diceva Agatha Christie e noi, nel suo caso, di indizi ne abbiamo contati almeno tre.
Un convegno sui vaccini con relatore un noto medico “negazionista” di Hiv e Aids nel 2017.
Una lettera del 24 novembre 2020, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri Speranza, Azzolina e Boccia, al Presidente della Regione Marche e all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione nella quale si sollevavano dubbi sull’uso delle mascherine a scuola contrariamente a quanto indicato dal Comitato Tecnico Scientifico.
E infine il suo post su Facebook del 28 dicembre, salito agli onori della cronaca nella giornata odierna, in cui aderiva al pensiero per cui il Covid sarebbe “un’influenza che colpisce con una bassissima percentuale anziani e malati”.
Con un vero e proprio colpo di mano, senza alcuna possibilità di vera partecipazione e sostanziale confronto e conoscenza per i consiglieri comunali, di fronte a una maggioranza spesso assente durante i lavori e sempre silente durante gli approfondimenti, la commissione consiliare in una sola seduta ha licenziato le oltre cento controdeduzioni alle osservazioni depositate dalle cittadine e dai cittadini sui contenuti della Variante della Città resiliente. In moltissimi anni di urbanistica partecipata non si era mai visto nulla di simile nella tradizione delle politiche di governo del territorio della città di Senigallia!